Il questore vieta l’avvicinamento ai locali pubblici del comune di Teramo ai giovani di Sedici Gradoni identificati quali autori delle scritte offensive in centro storico. Per tre di loro avrà una durata di 2 anni
TERAMO – Aver scritto sui muri del centro storico e sulle mura del suo locale ‘Iachini infame’, costa a 4 giovani teramani dei Sedici Gradoni, un Daspo urbano per 2 anni. E’ il risultato delle indagini condotte dalla Divisione Anticrimine della questura di Teramo sull’imbrattamento di alcuni edifici cittadini nella notte tra il 13 e il 14 novembre scorsi. La firma sul chiaro messaggio indirizzato all’ex presidente del Teramo, l’imprenditore Franco Iachini, e le successive verifiche delle immagini degli impianti di videosorveglianza disseminati in città, hanno fatto attribuire la matrice al gruppo ultrà Sedici Gradoni e in particolare a 4 giovani teramani (due dei quali già raggiunti dai Daspo per gli impianti sportivi per aver partecipato agli scontri tra giuliesi e teramani lo scorso 4 febbraio in via Cupa).
Il questore Carmine Soriente ha così continuato a firmare provvedimenti di allontanamento, dopo i 36 delle ultime settimane, vietando ai quattro (tre per due anni, il quarto per un solo anno in considerazione del suo minore apporto alla scorribanda e per l’assenza di precedenti) l’accesso e lo stazionamento nei locali quali pub, taverne, bar e ristoranti, nonché discoteche, locali notturni, locali da ballo del territorio del comune di Teramo.
I quattro, secondo quanto accertato dalle indagini, avevano utilizzato uno ‘stencil’ per realizzare le scritte con lo spray di colore nero: in totale furono 27, disegnate tra piazza Martiri, via Oberdan, via Capuani, corso Cerulli, via Torre Bruciata e via Nicola Palma, compreso all’esterno del ristorante di proprietà di Iachini e il palazzo del Vescovado. Le indagini hanno permesso di individuare (in via della Volpe e in via del Gomito) anche scritte offensive contro la Digos.